mercoledì, febbraio 21, 2007
Turismo, è "It", il nuovo marchio italiano
''L'immagine di un Paese si gioca anche sulla riconoscibilità della sua identità che si eprime in modo unico anche graficamente'', ha detto il presidente del Consiglio, Romano Prodi, presentando il logo. Prodi ha spiegato che ''certo, un simbolo non basta a descrivere un Paese, ma è un'occasione per rappresentarlo nelle occasioni internazionali sia economiche che politiche''.
''Sentivo fortemente la necessità di avere questo punto grafico, - ha continuato Prodi - altri paesi lo hanno già fatto in modo massiccio e sostanziale, come la Spagna e la Grecia.
Dobbiamo fare sistema in tutte le funzioni dello Stato, è un'opportunità di immagine e conoscenza e soprattutto amore per l'Italia. Un simbolo certo non basta, anche nel mondo dell'immagine, ma è un grandissimo strumento di riferimento che pur non bastando a descrivere il Paese, è utilissimo a potenziare la forza e la capacità di riconoscimento immediata''.
Il nuovo logo dell'Italia, una piccola 'i' con il puntino rosso e una 't' stilizzata in verde, è ''un messaggio unitario di qualita''' e rappresenta la volontà del paese di fare gioco di squadra per ritornare leader del turismo a livello mondiale.
E' il vicepremier e ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli a sintetizzare così gli obiettivi del marchio. Rutelli ha sottolineato come il logo sia un fattore di unità anche a livello di comunicazione per le regioni italiane.
''Tra gli utilizzi possibili del marchio dell'Italia - ha spiegato - vi è quello di coniugarlo con le singole regioni, anche sul web. Il problema del turismo italiano è quello della dispersione con troppe iniziative di promozione fuori da una cornice, invece ora ci saranno tante iniziative con il marchio It.
Le regioni italiane rappresentano una ricchezza del paese: è bene che lavorino in squadra nel momento della promozione''.
Domani alla Borsa del Turismo di Milano avverrà la presentazione del marchio Italia e ''dopo una fase di promozione che durerà alcuni mesi, questa cornice grafica, concettuale e anche stilistica sarà affidata all'Enit'', ha annunciato il vicepremier.
Il marchio è stato presentato stamattina presso la sala stampa di Palazzo Chigi da Prodi, dal vicepremier e ministro dei Beni culturali, Francesco Rutelli, e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Ricardo Franco Levi.
Turismo online, 45 milioni di euro per il sito internet che non esiste
Il portale nazionale del turismo è stato annunciato da tempo
dal ministro Stanca, ma non è ancora possibile accedervi
Quarantacinque milioni di euro per un sito internet. È "Italia.it", il portale nazionale del turismo. "Un portale nato per promuovere l'offerta turistica via internet e il patrimonio culturale, ambientale e agroalimentare italiani", dice l'opuscolo del governo "L'innovazione digitale per le famiglie". Voluto dal ministro per l'Innovazione Lucio Stanca e accompagnato da una lettera di Berlusconi, il libretto è stato distribuito a fine gennaio a 16 milioni di famiglie: una cinquantina di pagine per annunciare i nuovi servizi e strumenti tecnologici a disposizione dei cittadini. A pagina 36 si parla del portale nazionale del turismo, che "utilizza un programma interattivo per organizzare e programmare il viaggio". Peccato che questo portale ancora non c'è.
Il sito fantasma. Se si digita l'indirizzo www.italia.it, sullo schermo appare una finestrella che chiede all'utente uno username e una password d'accesso. Quali siano non si sa. All'aspirante turista non resta quindi che cercare altrove. Eppure il 9 marzo il ministro per l'Innovazione, Lucio Stanca, ha firmato un decreto che dispone uno stanziamento di 21 milioni di euro "per l'ulteriore evoluzione del portale nazionale del turismo". Sono risorse destinate alle amministrazioni regionali per la creazione e lo sviluppo dei contenuti digitali. Nei prossimi dodici mesi, le Regioni potranno così inserire nel sito le informazioni turistiche di loro competenza, più specifiche e dettagliate. "Ulteriore evoluzione", dunque. Al momento, però, non è possibile accedere nemmeno alle informazioni di base. E sono passati due anni dall'avvio del costoso progetto "Scegli Italia".
Una montagna di soldi. Il progetto di un sito internet per il turismo è nato il 16 marzo 2004, quando il comitato dei ministri per la Società dell'Informazione ha deciso lo stanziamento di 45 milioni di euro per creare Italia.it.
Venti milioni sono stati previsti per realizzare la piattaforma digitale, acquisire i primi contenuti e promuovere il sito in tutto il mondo. Altri 25 milioni sarebbero serviti poi per arricchire i contenuti con progetti co-finanziati dalle Regioni, in collaborazione con le associazioni di categoria. Italia.it avrebbe dovuto rilanciare l'offerta turistica, convogliare le prenotazioni e "ridare competitività alla principale industria del paese" (che rappresenta il 12 per cento del Pil). Obiettivo ambizioso, in un paese in cui solo il 5 per cento delle strutture ricettive è presente su internet, contro il 35 per cento della media europea. Per il governo era necessario "portare l'Italia al livello dei maggiori paesi europei", e bisognava farlo al più presto. Per questo, il portale doveva essere attivo nel giro di due anni.
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