sabato, maggio 19, 2007
Terremoto Apple al Nasdaq, per colpa di un blog
Quanto può valere un messaggio scritto su un blog? Dipende. Quello pubblicato mercoledì dal sito di news tecnologiche Engadget entrerà probabilmente nel Guinness dei Primati come “il messaggio da quattro miliardi di dollari”. Tale infatti è la cifra che le azioni Apple hanno perso in Borsa, nel giro di pochissimi minuti, dopo la sua pubblicazione.
Nel testo incriminato, Engadget annunciava il ritardo sul mercato di due attesissimi prodotti dell’azienda di Cupertino: il telefonino-musicale iPhone e il sistema operativo Mac Os X 10.5, nome di battaglia “Leopard”. La distribuzione dell’iPhone è stata rinviata da giugno a ottobre, si leggeva nel messaggio. Quella del sistema operativo felino addirittura da ottobre all’inizio del 2008. Fonte: una mail interna spedita in mattinata ai dipendenti Apple e da uno di questi subito girata a Engadget.
Sono bastati una manciata di secondi (letteralmente, neanche minuti) e le azioni Apple hanno iniziato a rotolare giù dal crinale del Nasdaq, la borsa dei titoli informatici di New York. Da 108,48 a 103,42 dollari, che in termini di capitalizzazione complessiva è significato bruciare qualcosa come quattro miliardi di dollari, poco meno di tre miliardi di euro.
La smentita di Apple e la conseguente correzione di Engadget sono arrivate dopo appena venti minuti, portando a una rapida risalita del titolo, che ha poi chiuso la giornata a un valore solo lievemente inferiore a quello di apertura. Ma evidentemente nella frenetica era delle tecnologie digitali venti minuti non sono più neanche sufficienti per tamponare gli effetti di una notizia falsa. E per evitare che quindici milioni di azioni passino di mano in Borsa.
http://www.engadget.com/2007/05/16/iphone-delayed-until-october-leopard-delayed-again-until-januar
Nel testo incriminato, Engadget annunciava il ritardo sul mercato di due attesissimi prodotti dell’azienda di Cupertino: il telefonino-musicale iPhone e il sistema operativo Mac Os X 10.5, nome di battaglia “Leopard”. La distribuzione dell’iPhone è stata rinviata da giugno a ottobre, si leggeva nel messaggio. Quella del sistema operativo felino addirittura da ottobre all’inizio del 2008. Fonte: una mail interna spedita in mattinata ai dipendenti Apple e da uno di questi subito girata a Engadget.
Sono bastati una manciata di secondi (letteralmente, neanche minuti) e le azioni Apple hanno iniziato a rotolare giù dal crinale del Nasdaq, la borsa dei titoli informatici di New York. Da 108,48 a 103,42 dollari, che in termini di capitalizzazione complessiva è significato bruciare qualcosa come quattro miliardi di dollari, poco meno di tre miliardi di euro.
La smentita di Apple e la conseguente correzione di Engadget sono arrivate dopo appena venti minuti, portando a una rapida risalita del titolo, che ha poi chiuso la giornata a un valore solo lievemente inferiore a quello di apertura. Ma evidentemente nella frenetica era delle tecnologie digitali venti minuti non sono più neanche sufficienti per tamponare gli effetti di una notizia falsa. E per evitare che quindici milioni di azioni passino di mano in Borsa.
http://www.engadget.com/2007/05/16/iphone-delayed-until-october-leopard-delayed-again-until-januar